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Insegnare è un’arte, una vocazione e allo stesso tempo un compito

Insegnare è un’arte, una vocazione e allo stesso tempo un compito estremamente difficile. Bisogna considerare l’indole e le capacità di ogni allievo, trovare la chiave per ogni uno di loro. Non parlerei ne di talento, ne di pregi o difetti. Non bisogna avere pregiudizi e mettere delle etichette. La passione, la determinazione, e la costanza sono le qualità fondamentali per un allievo e altrettanto per un maestro. Il maestro deve ispirare l’allievo, lo deve motivare e deve svegliare in lui il potenziale nascosto e la voglia di migliorare se stesso. Per delicatezza e riguardo bisogna evitare la comparazione con gli altri, evitare ambizioni smisurate e pressione psicologica. Si impara con serietà e rispetto, ma con giocosità e leggerezza. Insegnare ad essere svegli nel pensare, apprendere, imparare. Svegliare la curiosità e la voglia di superare i limiti. Ma sempre con piacere, il piacere di imparare e di studiare. Un vero maestro è anche lui un allievo che deve imparare dai propri errori, ma che è un esempio con quello che pratica e non soltanto con ciò che predica. Un vero maestro dovrebbe essere in continua crescita, apertura e allargamento dei propri orizzonti e dei propri metodi. E in tutto questo ancora più importante della crescita personale sarebbe la fioritura personale, cioè il rispetto dei propri tempi e dei propri bisogni interiori di ogni singola persona, bambino, adulto, anziano…il vero maestro dovrebbe essere fonte continua di ispirazione!

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